Ep. 06: Il microfono

Episode 6 February 12, 2024 00:37:32
Ep. 06: Il microfono
Voci sul Palco
Ep. 06: Il microfono

Feb 12 2024 | 00:37:32

/

Show Notes

Ed eccoci alla seconda parte delle interviste dei doppiatori, mettiti comodo e ascolta il sesto episodio de Voci sul Palco! 

 

Voci sul Palco è in collaborazione con la ventiquattresima edizione del Festival Internazionale del Doppiaggio Voci nell'Ombra e UniGe Radio.

View Full Transcript

Episode Transcript

[00:00:02] Speaker A: Si spengono le luci e si accendono i microfoni. Il festival del doppiaggio Voci nell'ombra ha inizio. Benvenuti a tutti, io sono Gabriele Giacchiero, studente di comunicazione e tirocinante presso il festival Voci nell'ombra e sarò il vostro narratore in questo viaggio. Ad affiancarmi Matteo Gatti, studente di lettere, musica e spettacolo e sarà lo scrittore di questo racconto. Ed eccoci alla seconda parte delle interviste dei nostri mitici doppiatori. Buon ascolto! Siamo con Enzo Paci, attore comico stasera premiato come miglior voce genovese. Non è la prima volta che vieni qui vero? [00:00:46] Speaker B: No, sono tante volte che vengo qui e vedi che ti parlo così perché sono la voce più genovese quindi dovrei parlarti sempre così. E' un premio curioso, sono contento, me lo prendo tutto, spero che sia un omaggio ai personaggi che ho portato in televisione che sono dei caratteri genovesi. [00:01:05] Speaker C: E. [00:01:05] Speaker B: Questo mi enorgoglisce perché sono genovese anch'io, sono campanilista, amo questa città e amo i genovesi, quindi è perfetto. [00:01:12] Speaker A: L'esperienza di doppiare te stesso ti ha mai fatto venire in mente di doppiare? Magari ti hanno mai proposto di doppiare qualcosa? Magari un film, una serie tv, un cartone? [00:01:28] Speaker B: Allora no, non mi è stato mai chiesto di doppiare, mi piacerebbe tantissimo, lo farei con estrema umiltà sapendo però che è un mestiere difficile e che richiede anni di esperienza. Quando vado a doppiarmi e doppio me stesso non ti nego un certo grado di inadeguatezza, è veramente un lavoro difficile, è un lavoro dell'attore, sono dei grandissimi attori quelli che lo fanno e lo fanno così bene. ed è un lavoro veramente difficile, tecnicamente complesso almeno per quanto mi riguarda e ci vuole dell'esperienza, non è un lavoro... dici ma beh si presti la voce, vedi com'è facile, in verità è un lavoro molto difficile, ho molto rispetto per i doppi attori. [00:02:06] Speaker A: Dopo tanti anni di lavoro a teatro, al cinema, in televisione raggiunto una fama nazionale soprattutto con Blanca e con il film che è stato annunciato dove interpreti Paolo Villaggio come è stato lavorare a questi progetti? [00:02:23] Speaker B: Allora prendo il premio come miglior voce genovese e quindi è innegabile che il mio carattere sia molto simile al mio linguaggio quindi sono una persona che già per natura essendo io genovese appunto sono La prendo con la crista bassa. Cerco sempre di prendere distacco dalle cose. Chiaramente sono molto contento e molto grato. Sono entrambi delle grandissime occasioni. Se una cosa può la mia esperienza sottolineare è che nella vita ci vuole pazienza e determinazione. ma tanta pazienza, poi i risultati arrivano con calma, non bisogna mai intraprendere né come un arrivo né come una partenza, sono dei percorsi che possono iniziare e finire da un momento all'altro in verità, potrebbe poi non chiamarmi più nessuno. [00:03:14] Speaker C: E. [00:03:14] Speaker B: Quindi vanno vissuti sempre con distacco, consciuti del fatto che sono soddisfatto, sono contento, è un bellissimo periodo e bisogna viverlo come tale però con molto discernimento. [00:03:25] Speaker A: Grazie mille ti ringraziamo grazie siamo con paolo modugno allora partiamo proprio dal premio ludovica modugno tua sorella una straordinaria artista scomparto ormai due anni fa innanzitutto ti chiedo un ricordo con lei come ti senti a consegnare un premio dedicato proprio. [00:03:49] Speaker D: A ludovica Dunque, è il terzo anno che vengo qua, il primo è stato proprio il 21, l'anno della morte di Ludovica e devo dire che non è stato facile. Poi però, così come era fatta Ludovica, era una persona assolutamente solare, quindi io guardo la sua fotografia e mi rallegra. Poi come nasce? Ludovica era una scopritrice di talenti, una talent scout straordinaria. Andavamo a vedere i film al cinema e lei guardava i titoli di coda fino a quelli che Claudio Fava chiamava i titoli di Kodak perché quelli dei doppiatori vengono sempre alla fine, soprattutto per vedere chi c'erano, chi erano i nuovi, le voci che non conosceva e voleva conoscerli. Poi c'è forse un retrosenso molto antico, perché nel 1953, neanche i vostri padri erano nati, suppongo. Io stavo doppiando un bambino, avevo 9 anni più di Ludovico, avevo 10-12 anni, stavo doppiando un personaggio, mi pare, in un film di Don Camillo e non le volevo eppone. E c'era questo direttore di doppiaggio che era terrorizzante, perché era sempre molto cattivo, che aveva due ciglia nere, Emiliano, che doveva doppiare Marcellino Panevino. e disse a tutti questa cosa, non so chi far doppiare questo bambino, questo Pablito Calvo e io timidamente disse si sa dottore c'è la mia sorellina che ha quattro anni e quindi la vita cominciò da lì e mi è sempre stata riconoscente di questo. e poi le nostre vite si sono sempre incrociate poi quando io ho smesso di fare il regista di cinema la mia casa di produzione è fallita mi sono ritrovato senza casa, senza compagna, senza lavoro Ludovica mi ha reinsedito nel lavoro del doppiaggio quindi ci siamo sempre incrociati e a questo punto forse anche per questo capire questi ragazzi perché lo fanno è quello che mi interessa, se lo fanno per passione, se lo fanno perché ci credono. A parte che il doppiaggio è una grande monarchia, sono tutti figli di nipoti die e si tramandano per generazioni. Io mi limito ad essere solo fratello di. però capire perché, in che cosa sperano, anche se secondo me con l'intelligenza artificiale e con lo sfruttamento pazzesco che c'è del mondo del doppiaggio, di abbassamento delle paghe, di non professionismo che si sta infiltrando, eravamo i migliori del mondo, temo che i migliori rimangano quelli di Afghanistan perché si vedono nei titoli di coda di Netflix. Io non sono molto ottimista. [00:06:49] Speaker A: Hai lavorato come doppiatore, lavori dietro le quinte del doppiaggio ormai da moltissimi anni. Quanto l'hai visto cambiato anche soltanto negli ultimi 20-10 anni? Avrai visto questo cambio repentino anche con le nuove tecnologie? [00:07:09] Speaker D: Cambio repentino delle nuove tecnologie delle quali però non puoi che essere grato perché Un tempo dovevi prendere l'enciclopedia nel mio lavoro di dialoghista, fare le ricerche. Adesso Google ti risparmia tutto, ti dà anche idee, molti retrosignificati importanti. E il fatto che non devi più andare a prendere la cassetta e dare il copione in quattro copie, passare in copisteria per fare quattro copie. Perché poi le case di doppiaggio non le volevano cuscite, doveva esserci la chiocciolina, la spirale, in modo che potessero staccare i fogli. Io non esco di casa praticamente quando lavoro, quindi ricevo il materiale via internet. Quelli che sono diminuiti in modo pazzesco sono i tempi di lavoro. d'altronde per contro non vorrei essere volgare ma con le tariffe che ci sono o fai un film in una settimana oppure non ti conviene soprattutto adesso poi con questa storia di questa C'è un lavoro che a noi dovrebbe rendere dai 1.000 ai 1.200 euro, che potrebbe essere il doppiaggio di una serie di un'ora. C'è gente delle cosiddette agenzie che lo fanno fare dando 350 euro all'ordine a delle ragazze che magari vengono da un call center. e che poi a questo punto vanno nelle sale cercano di farse misci cioè tutto brutto tutto brutto va bene grazie. [00:08:56] Speaker A: Grazie mille siamo con Barbara De Bortoli allora hai doppiato tantissimi attrici e personaggi tra cui Courtney Cox per ricordare Naomi Watts qual è l'attrice o il personaggio a cui sei rimasta più legata? [00:09:12] Speaker E: Ma dirne solo uno, devo essere sincera, farei un torto agli altri. Io mi sono divertita tantissimo e lo ricordo anche come un periodo molto bello della mia vita a Monica in France, devo dire, anche perché all'inizio lavoravamo tutti insieme eravamo noi, sei, al leggio tutti insieme era come... cioè era lavorare ma era come andare a una festa ho dei bellissimi ricordi di quel periodo poi diciamo che a un certo punto eravamo veramente troppo entusiasti di questa cosa quindi hanno cominciato a dividerci allora facevamo i turni solo noi ragazze e solo i ragazzi però all'inizio non avevamo capito appieno la forza di questo telefilm che è insomma si è inserito in un contesto che da lì poi ne sono nati tanti molto simili, cioè ha scritto un po' la storia delle serie tv come linguaggio, come tematiche. [00:10:12] Speaker A: Allora, lavori da molti anni ormai con Tostarella Federica, come lavorare con lei quindi magari di trovarsi addoppiare e sapere che dall'altra parte della sala c'è tua sorella e a chi è nata per prima questa passione? [00:10:34] Speaker E: Allora per quanto riguarda il fatto di lavorare insieme noi lavoriamo nello stesso nello stesso ambito. Raramente ci troviamo a Leggio insieme a fare dei prodotti insieme o comunque magari incido prima io poi viene lei e mi fa molto piacere perché ovviamente noi la gran parte della nostra vita l'abbiamo passata lavorando, abbiamo iniziato che eravamo piccolissime quindi e ho iniziato prima io, ho iniziato prima io perché sono più grande di età, ho iniziato facendo teatro, televisione, cinema e successivamente sono passata al doppiaggio e doppiandomi da sola in uno sceneggiato, anzi no, in un film che avevo fatto con Renato Pozzetto nel 1978 e da lì poi mi hanno mi hanno chiesto ai miei genitori se avessi voluto magari fare anche solo doppiaggio mia sorella che era un pochino più piccola anche io se lo fa lei lo voglio fare anch'io era molto spumeggiante era molto carina mia sorella e anche lei ha fatto l'attrice ha fatto quelli che erano gli sceneggiati televisivi che adesso si chiamano le fiction no? noi siamo un po' più grandine e da lì poi non ci siamo più fermate, siamo state molto fortunate però ecco non abbiamo parenti, non siamo figlie di, la nostra strada ce la siamo trovata lo stesso e insomma è bene specificare Noi ci siamo un po' ritrovate da piccole quindi è stato anche una fortuna, no? Una fortuna, anche un sacrificio, perché comunque fai una vita che è un po' diversa da quella dei bambini e dei ragazzi. Io andavo a scuola, studiavo, andavo a lavorare, la sera mi mettevo a studiare, quindi è stato anche un po' un sacrificio. Chi vuole farlo un pochino più da grande deve studiare, deve approcciarsi, deve studiare recitazione, deve studiare dizione, una scuola di teatro e poi il doppiaggio se ci vuoi arrivare è una sorta di specializzazione ma devi avere comunque una formazione da attore. [00:12:36] Speaker A: Allora, ti volevo chiedere un'esperienza recente, dimmi se sbaglio. Hai fatto solo ridoppiaggio, mi sembra, in Evangelion. [00:12:48] Speaker E: Io no, io ho partecipato anche al primo doppiaggio. Alla prima edizione di Evangelion doppiavo un altro personaggio. Io doppiavo Maya, mentre nel ridoppiaggio Ritsuko, giusto? Esatto, sì. [00:13:06] Speaker A: E qual è l'esperienza che ti ricordi ad aver lavorato a questo ridoppiaggio? [00:13:13] Speaker E: Mi sono resa conto sin da subito che era una serie molto particolare. Noi lavoriamo a tanti prodotti, nell'arco della mia vita ho lavorato a tanti prodotti, alcuni non mi ricordo neanche, cioè non mi hanno lasciato poi un qualcosa di particolare. Questo io mi sono resa conto subito che era molto bello, che avrebbe acceso comunque dei riflettori su di lui, però lo trovavo anche abbastanza particolare e anche difficile, quindi spesso chiedevo anche perché dico questa cosa, che vuol dire, perché erano tutti anche in un linguaggio molto tecnico, così no, quindi a volte mi preveniva e diceva allora Barbara tu dici questa cosa, perché e mi spiegavano tutto prima. per quanto riguarda il primo doppiaggio, la prima edizione Maya aveva un linguaggio molto tecnico invece nel ridoppiaggio Ritsuko è anche un personaggio molto bello, molto sfaccettato come diciamo essendo anche io più matura mi son divertita molto a farla. [00:14:17] Speaker A: Grazie mille siamo con Silvia Bossi Allora, ti volevo chiedere un'esperienza professionale e personale che hai con il festival. [00:14:27] Speaker C: È la prima volta che vengo, quindi non ho esperienze precedenti con il festival. Nel senso, vedevo da casa, vedevo un po' di chi ha vinto quest'anno, questa cosa qua. Siamo viste un po' di interviste passate. Quindi siamo arrivati ieri sera a Genova, siamo stati accolti molto bene, quindi siamo contenti. E ci godiamo questa serata, che è bella di per sé. È un po' una festa per noi. [00:14:51] Speaker A: Domanda base qual è l'esperienza lavorativa che ricordi con più affetto? [00:14:57] Speaker E: Allora io lavoro a tante serie tv. [00:14:59] Speaker C: E ce ne sono tante che mi sono piaciute molto perché soprattutto quelle che poi continuano per molti anni a me piacciono sia le serie tv che sono tratte da precedenti letterari per esempio stiamo lavorando alla ruota del tempo non so se conoscete che viene da una saga o anche altre cose del genere. È interessante, prima di tutto, cerchiamo di andare a cercare degli esperti della materia, quindi in questo caso metti, non so, il Fans Club oppure bisogna studiare un po' i libri per vedere come sono stati tradotti, perché ci sono magari dei termini che sono stati, che ormai i fans italiani hanno letto, non so, 14 libri in cui una cosa è tradotta in quel modo e bisogna cercare di dargli soddisfazione e non tradirli più di tanto, poi labiale permettendo qualcosa, magari si cambia, però è bene avere nel proprio team degli esperti con cui anche provare delle cose, testarle, sentire prima di tutto le loro esperienze e poi dire cosa ne pensi se questa cosa la facciamo. E quello è molto interessante come cosa, ma anche mi piacciono molto le cose comiche. che sono molto impegnative, cioè non dovrebbero piacermi perché magari vieni pagato lo stesso per lavorarci il doppio del tempo, perché ci sono sempre dei giochi di parole spesso intraducibili per cui ti devi inventare qualcosa, trovare la cosa geniale succede a volte ma non sempre, i riferimenti culturali eccetera, quello mi piace molto. per esempio da... sono tre stagioni che lavora Simpson e quello è stato abbastanza difficile perché ci sono entrata con trent'anni di ritardo. Sì, Simpsons poi sono veramente una storia a parte su come sono stati scritti i fiumi perché anche sono nati in un tempo in cui il doppiaggio si faceva in modo diverso, si facevano scelte di adattamento molto diverse che adesso non si farebbero più. Anche la storia famosa del giardiniere scozzese che diventa... sono cose che, però, quelli ovviamente le devi portare avanti perché non si può fare diversamente. Però magari un tempo si cambiavano molti riferimenti culturali, quindi se c'era un riferimento a un personaggio televisivo americano si metteva magari la citazione di Gerry Scott in italiano, cose che oggi non facciamo più naturalmente. [00:17:04] Speaker A: Eh sì, nelle prime tre stagioni ho notato che la maggior parte dei personaggi secondari o le comparse avevano un accento italiano, tipo quasi tutti, non solo Winchester ma quindi anche le comparse. [00:17:17] Speaker C: Adesso si cerca di più di rispettare l'originale, è proprio quello che ci chiedono anche i committenti, soprattutto con le varie piattaforme, i vari Disney, Netflix, Amazon Prime eccetera, c'è proprio la richiesta del committente americano di essere il più possibile fedeli, per quanto si possa, insomma, a preservare il riferimento culturale, eccetera. Mi piacciono, beh, due cose che a me sono piaciute tantissimo, poi sono due film che ho fatto negli ultimi anni, uno è Women Talking, che ha vinto quest'anno l'Oscar per la migliore sceneggiatura, che è un film tutto al femminile, scritto da donne. Quindi per me è stato molto bello poterlo tradurre e adattare io, perché Ovviamente è un argomento molto drammatico e tutto quanto, però credo che fosse giusto che fosse una donna farlo anche qui. Quello è stato un bellissimo viaggio. Così come anche, non so, l'Ickler & Spitzel, l'anno scorso, di Fulton & Sanderson, anche quello è stato tanto, tanto bello. Anche lì, in generale, mi piacciono le cose dove c'è da studiare. Allora, anche lì quello era un affresco di un'epoca. Ogni singola cosa che era citata fosse anche un bar, erano tutte cose vere, storiche, quindi andare a cercare, andare un po' a fare la formichina, piano piano a studiare tutto quanto e capire perché quella cosa è stata citata così. O anche, per esempio, non so, il personaggio di Sean Penn, se l'avete visto, Tutte le cose che dice sono delle citazioni di altri film dell'epoca, pezzi di monologhi che vengono da un'altra cosa. Allora andare a vedere come sono stati doppiati allora, perché è divertente anche quello, perché il doppiaggio di un film di quell'epoca naturalmente veniva fatto anche con un linguaggio diverso. E quindi andare a vedere un po' com'era allora. Insomma, è un discorso molto lungo, però mi piace con un approccio un po' da studioso. È bello lavorare con dei consulenti, in generale, quando ci sono serie tv o con alcune cose tecniche o comunque con un linguaggio specifico di un settore, avere la possibilità di parlare, trovare un esperto della materia a cui chiedere e anche far leggere, spesso facciamo leggere i copioni, chiedendo correzioni sono tutte cose che arricchiscono molto. Può essere il medico, ma anche l'esperto dei Vigili del Fuoco, l'esperto di astronavi, perché ci è capitato anche quello, il responsabile dell'Agenzia Spaziale Europea, conosci persone di tutti i tipi, l'esperto di Rastafarianesimo, di tutto di più veramente, quindi questo ti permette di tenervi sempre il cervello molto vivo e di non fermarti mai. appena pensi a questa la so, sei rovinato perché fai un sacco di errori è bello ammettere la propria ignoranza. [00:20:00] Speaker F: Grazie. [00:20:01] Speaker C: Mille. [00:20:05] Speaker A: Siamo con mattia moresco allora tu sei giovanissimo ma hai già un signor curriculum possiamo dire quindi è già una carriera praticamente avviata come ti senti ad essere così giovane ma già con una carriera alle spalle e ti volevo chiedere quali sono i ruoli che ti porti. [00:20:23] Speaker F: Nel cuore Allora, come mi sento ad essere così giovane con questa carriera sicuramente mi sento fortunato perché ho avuto la possibilità di fare tutto questo grazie alla mia famiglia che me l'ha permesso e quindi la cosa che mi rappresenta è essere abbastanza fortunato diciamo. e i ruoli che a cui sono più affezionato sono sicuramente American Horror Story è stata la prima serie che io ho fatto in cui avevo un personaggio che seppure piccolo era comunque ricorrente quindi per me è una cosa a cui sono molto affezionato e sicuramente l'altra serie a cui sono affezionato è Sydney to the Max è una serie della Disney che è stata la prima serie in cui facevo un protagonista quindi diciamo che nonostante non fosse un grandissimo prodotto mi è rimasta nel cuore perché ho imparato molto. [00:21:21] Speaker A: Oggi sei qui al festival del doppiaggio, è la prima volta? [00:21:24] Speaker F: Prima volta in qualunque festival. [00:21:26] Speaker A: E quindi come ti senti ad essere qui stasera? [00:21:29] Speaker F: Allora, sono contentissimo, sono super emozionato chiaramente perché non ho mai fatto nulla di tutto questo, interviste, festival, discorsi sul palco, non ho mai fatto nulla di tutto questo quindi sono abbastanza emozionato. Però sono anche contentissimo di ricevere un premio e di partecipare a tutto questo, è incredibile. [00:21:51] Speaker A: Oltre al doppiaggio ti piacerebbe magari fare anche l'attore? [00:21:58] Speaker F: Allora in realtà non sono interessato a fare l'attore diciamo anche di corpo cioè l'attore quello standard non so perché in realtà non fa per me anche se è una cosa che in realtà mi diverte la recitazione in generale però forse perché mi vergogno, non lo so, c'è qualcosa che mi porta a non essere... preferisci stare dietro al microfono, dai il microfono dà quella sicurezza in più che. [00:22:28] Speaker A: Non fa male Volevo chiederti un'altra cosa, in futuro vuoi continuare a fare comunque il doppiatore? Magari sai alcuni tuoi coetanei che iniziano ad una giovane età come la tua, magari poi cambiano idea col tempo. Oppure non so, magari vorresti fare direttore di doppiaggio? [00:22:47] Speaker F: Allora, sicuramente nel futuro più prossimo continuerò a fare doppiaggio, però dopo la scuola, io adesso sono ancora al liceo, quando andrò all'università, io voglio frequentare l'università, voglio studiare Ingegneria, quindi... Si, infatti... [00:23:11] Speaker E: Quello sarà. [00:23:11] Speaker F: La mia priorità e il doppiaggio è una cosa che faccio per divertimento perché mi piace recitare quindi continuerò finché sarà possibile e poi mi dedicherò all'ingegneria, però. Grazie, grazie a voi. [00:23:28] Speaker A: Siamo con Francesco Maggione Partiamo con una domanda che ormai stiamo facendo praticamente a tutti. Qual è il personaggio che ti è piaciuto di più interpretare, doppiare diciamo? [00:23:42] Speaker G: In realtà per quanto riguarda il doppiaggio io ho fatto sempre ruoli piuttosto piccoli perché poi ad una certa mi sono spostato sulla radio diventando appunto autore e voce dello Zodiac 105 quindi mi sono dedicato più a quello. Però credo... direi... Kaname Tozen, che è un cattivo di Bleach, che è una serie animata. Probabilmente direi lui, ma semplicemente perché è il più grosso forse a livello di lavoro, a livello di lavorazione e soprattutto a livello di distanza da me, perché pare che più un personaggio... o meglio, meno un personaggio ti somigli e più effettivamente riesci ad entrare nelle sue corde. Invece è molto più difficile interpretare un personaggio che ti somiglia, quindi... Per quello che sono tutti bravi a fare il cattivo, cioè il cattivo piace semplicemente perché sei distante da te. Quindi questo direi Caname Tosen di Bleach. Cattivo di Bleach. [00:24:32] Speaker A: Tu fai doppiaggio, lavori in radio, quindi diciamo che la voce è il tuo mezzo principale. Ti faccio una domanda banale ma che è sempre verde. Qual è la tua, dal punto di vista diciamo personale e professionale, la differenza di approccio all'uso della voce tra recitazione del doppiaggio, che ovviamente è diversa dalla recitazione nei film e nelle serie tv, e la radio? [00:25:04] Speaker G: Allora, avendo tra virgolette portato quello che è effettivamente il lavoro del doppiatore all'interno della radio, perché non faccio la diretta, non sono un DJ, non sono uno speaker che fa la diretta, semplicemente all'interno dello zoo costruiamo delle scenette che vanno montate, le recitiamo e tutto quanto. Quindi ho portato quel tipo di recitazione, di doppiaggio, di approccio anche, perché comunque la costruzione di un personaggio poi scrivendo i testi, scrivendo effettivamente storie. [00:25:33] Speaker C: Vado a. [00:25:33] Speaker G: Costruire una recitazione che sia più simile a quella del doppiatore piuttosto che non dico improvvisato perché comunque ci sono tutti grandissimi professionisti ma è comunque una recitazione diversa perché tu vieni dal mondo del doppiaggio quindi c'è un'attenzione diversa dal punto di vista dell'utilizzo della voce, almeno a livello di differenza credo. [00:25:56] Speaker A: E un'altra cosa, è la prima volta al festival? [00:25:59] Speaker G: No, con un affezionato, è la quarta volta. Prima mi avevano chiamato nel 2018, poi mi ha richiamato Tiziana nel 21, poi 22 e 23. Questa è la quarta, sì. [00:26:11] Speaker H: E quale è la tua esperienza personale? [00:26:14] Speaker G: Cos'è che hai cambiato? In realtà neanche troppo, bene o male so benissimo quello che succederà o farò, perché esporto sempre questo piccolo monologo comico che parla di doppiaggio, quindi mi sembra perfetto all'interno del festival. Anche perché ho sempre notato che il doppiaggio è molto sconosciuto. parafrasato vuol dire che non sono in culo di nessuno ma appunto quindi portando un pezzo che parla di doppiaggio a dei doppiatori questo è il top per me il pubblico è ideale quando fai determinate battute le capisce almeno qualcuno grazie. [00:26:43] Speaker A: A voi ragazzi siamo con Brando Quillici come si sente oggi ad essere qui a questo evento al festival del doppiaggio. [00:27:00] Speaker I: Ma a me, stavo guardando le prove adesso, ed è molto bello vedere tutti questi film che conosciamo tutti, c'era Succession, c'era Killers of the Moon, e poi vedere dietro questi attori straordinari americani qual è la vera voce italiana, che sono altrettanti bravi attori italiani che hanno quest'arte del doppiaggio che ci invita a tutto il mondo. perché non siamo solo noi italiani a doppiare i film, ci sono anche i tedeschi che doppiano in tedesco, i russi che doppiano in russo, però il doppiaggio italiano è considerato il miglior doppiaggio che ci sia internazionalmente. [00:27:32] Speaker A: Quali sono i suoi ricordi dell'ingresso a questo mondo e quali sono le esperienze che ricorda con maggiore affetto, divertimento, eccetera? [00:27:49] Speaker I: Devo premettere che io vengo dal mondo del documentario, quindi io avevo sempre considerato che il passaggio dal mondo del documentario al mondo della regia e della fiction fosse abbastanza semplice, perché comunque racconti delle storie. In realtà sono due mondi completamente diversi, perché nel documentario lo scopo principale è quello di riuscire a catturare nelle immagini quello che veramente succede, quindi meno si vede la cinepresa e più riesci come regista. mentre nella fiction è esattamente il contrario, perché hai gli attori che interpretano e quindi è un po' tutto ricostruito. Il primo ricordo emozionante è stato sicuramente il film che abbiamo fatto in Canada, che si chiamava il mio amico Nanuk, e mi ricordo che io conoscevo benissimo la zona dove avremmo girato, perché avevo già fatto lì vari documentari per Discovery Channel, e mi ricordo che c'era un grosso litigio con il produttore canadese, c'era un produttore italiano e un canadese, perché noi avevamo una scena nel film dove il bambino rimane su un iceberg e poi questo iceberg si stacca dal pack e va alla deriva e io sapevo esattamente un fiume, nello stesso posto su cui giravamo, che in primavera le acque si rompono nel fiume e si staccano questi piccoli iceberg che puoi filmare facilmente dalla costa Invece il produttore canadese, essendo un produttore di film, di grossi film, aveva fatto James Bond e tanti altri film, aveva fatto costruire un enorme iceberg finto con dentro un buco per mettere un fuori bordo con uno che sarebbe stato dentro. e io ho detto guarda che questa cosa non funzionerà mai perché se parli di mettere un iceberg finto, galeggiante nel mare dell'Arctico che è uno dei mari con la grande potenza che ci si possa immaginare col vento tutti gli iceberg si espostano e allora arrivò l'iceberg che era costato anche tra l'altro metà del budget del film e si è arrenato sulla spiaggia perché era talmente pesante che non sono riuscito a portarlo fino all'acqua e lì è rimasto forse ancora lì quindi il primo incontro con il mondo del cinema è stato per me abbastanza traumatico però poi ho scoperto che sono anche delle cose meravigliose un po' come un artista che spinge un quadro nel senso nel cinema tu puoi veramente curare l'attore, curare quello che vuoi dire mentre nel documentario devi essere bravissimo a catturare. [00:30:06] Speaker A: Domanda un po' così parliamo di progetti futuri ci sono progetti futuri, idee? [00:30:14] Speaker I: Allora abbiamo un bellissimo progetto che si dovrebbe svolgere in Africa e i suoi leoni, finalmente. Però stiamo ancora scrivendo. Però potrebbe essere molto interessante. La storia di un leone che vive, che ricresce in città, però viene salvato da dei ragazzi e portato in Africa e riescono a reintegrarlo nella savana con gli altri orsi. Che gli orsi, a differenza dei tigri e degli orsi, amano la famiglia. Quindi c'è tutto il discorso di questo orso che riuscirà a ricrearsi una famiglia dopo aver vissuto in città. [00:30:53] Speaker A: Da professionista in questo ambito quali quali consigli darebbe alle persone che vorrebbero intraprendere questo lavoro? [00:31:02] Speaker I: Il consiglio più banale è di vedere molti film e il consiglio più importante è di non demoralizzarsi mai. [00:31:12] Speaker A: Siamo con Flavio Aquilone Sei appena stato invitato ad un evento bellissimo per voi doppiatori e sei stato invitato appunto come doppiatore, quindi come voce che sta dietro al microfono e invece ti ritrovi qui a parlare davanti a delle persone. Questo cambiamento da cosa è nato, come lo vivi e come influisce sulla vostra carriera? [00:31:44] Speaker H: Sicuramente nel corso degli anni, anche grazie a manifestazioni come questa, il doppiaggio è passato dall'essere nell'ombra completamente ad avere sempre più luce. Questo ovviamente ha degli aspetti positivi e degli aspetti negativi. L'aspetto positivo è quello di avere sicuramente modo di rappresentare dal vivo quello che rappresenta il nostro lavoro. l'importante a mio avviso è dare dei messaggi giusti e quindi prenderla come un'occasione per fare della divulgazione e spiegare alle persone che non conoscono il nostro lavoro cosa c'è dietro il nostro lavoro quindi non concentrarsi solo sull'aspetto della voce ma più sul processo che c'è per arrivare. [00:32:27] Speaker A: A doppiare un film hai doppiato molti personaggi penso il più iconico che ricorderanno tutti sia Draco Malfoy di Harry Potter, a me viene in mente anche Hiccup di Dragon Trainer oppure Artie di Shrek. Quali sono i personaggi quindi che ricordi con più affetto, che sono magari. [00:32:51] Speaker C: Anche. [00:32:51] Speaker A: Meno conosciuti e che ti sono piaciuti di più? [00:32:55] Speaker H: Probabilmente Lily di Danish Girl e Zak Mazewski di Alpha Dog per motivi completamente diversi però non sono film molto famosi e in realtà per me sono stati molto importanti. [00:33:10] Speaker A: Un altro personaggio che mi viene in mente in The Boys, Yui, che è veramente divertente, secondo me è un personaggio molto interessante da doppiare. Penso che siano anche più interessanti da doppiare una volta che ti danno la scheda, leggi le caratteristiche del personaggio, la storia che c'è dietro, quindi magari sono anche più interessanti da lavorarci, da entrare nel loro mondo. Ce ne sono altri di personaggi così? [00:33:39] Speaker H: Yui in particolare è un personaggio secondo me meno stereotipato di altri, quindi è più facile entrare in connessione, empatizzare con quel personaggio. Siamo tutti stati un po' Yui, almeno una volta nella vita. Io perlomeno lo sono stato e quindi sento molto di avere cose in comune con lui. Comunque l'importante secondo me è comprendere il personaggio per rendere giustizia al personaggio. Comprenderlo è ancora più importante di giustificarlo o quantomeno empatizzare con lui. [00:34:13] Speaker A: Siamo con Valentina Favazza. Allora, abbiamo appena visto che hai doppiato Peach in Mario, stupendo, bellissimo, e Mary Jane in Spider-Man. Come ti trovi a doppiare quindi, diciamo, personaggi nei live action e nelle animazioni? In quale ti trovi meglio? [00:34:33] Speaker E: Allora, io preferisco i film in live action, perché mi sento un po' più centrata, mi piacciono di più le emozioni che danno, ma mi rendo conto che il riscontro che arriva con i cartoni animati, comunque con le cose animate, è enorme, il pubblico è molto più entusiasta, è più divertente da quel punto di vista, a parte che ti permette di fare cose folli che non faresti normalmente. Quindi, alla fine lo prendo per quello che è, soprattutto pensando ai fruitori di questi prodotti, che ti danno una soddisfazione maggiore, paradossalmente. [00:35:01] Speaker A: Ti volevo chiedere un personaggio o personaggi che magari sono ricordati meno, ma che tu ricordi con piacere, a cui tieni particolarmente. [00:35:16] Speaker E: Che bella domanda. Probabilmente... Io ho iniziato con Felicity Jones, con La Teoria del Tutto, uno dei film più importanti che ho fatto all'inizio. E effettivamente lei è un'attrice che è bravissima ma rimasta molto forse in un background quasi di nicchia e invece è molto molto brava. Quindi forse lei, tutto quello che ha fatto Alicia Vikander me la porto sempre con grande piacere. ecco fondamentalmente poi le cose grandi vengono quasi sempre ricordate spesso non c'è qualcosa che ho fatto che a pensarci che non è stato mai citato mi chiedono poco di Galadriel del Signore degli Anelli invece è stata una cosa per me immensa da fan di Tolkien e invece. [00:36:01] Speaker A: Il ruolo che ti ha divertito di. [00:36:02] Speaker C: Più in assoluto che tu eri lì. [00:36:04] Speaker F: A registrare e stavi a morire dal. [00:36:08] Speaker E: Rile Ed era Lovely Complex, che era un cartone animato... no, perché in realtà era un anime, un shoujo. Si può? Ok, no, perché sai, sono già qua al collo. Ok, perfetto. E vabbè, ho riso dall'inizio alla fine, perché avevo 21 anni, quindi ero anche magari più leggera nelle cose ed era proprio, proprio divertente. Quello era veramente... ho riso tanto. [00:36:33] Speaker A: Quanto influisce il team rispetto alla riuscita finale o comunque di come ti senti rispetto ad un film non dovrebbe influire. [00:36:42] Speaker E: Perché comunque dovresti riuscire a fare il tuo in maniera professionale però influisce e influiva tanto quando prima del covid si lavorava insieme al leggio se c'era buona sintonia con gli attori che avevi vicino ovviamente diventava teatro e quindi se c'è un bel clima col direttore il risultato dovrebbe essere sempre lo stesso però è più difficile arrivarci quando c'è magari tensione. Quindi sì, direi che influisce tanto. [00:37:06] Speaker A: Grazie mille. E con le ultime interviste della serata d'onore del Festival del Doppiaggio si conclude il podcast Voci Sul Palco. Grazie di cuore a tutti voi per averci seguito e per essere stati con noi in questo emozionante festival. Continuate a supportare il mondo del doppiaggio e dell'arte della voce. Alla prossima e grazie ancora per essere stati con noi.

Other Episodes

Episode 1

January 24, 2024 00:02:18
Episode Cover

Ep. 01: Le luci si spengono

Un omaggio a Kalamera, Penne e Marzia Ubaldi. Vuoi sapere come funziona il Festival Internazionale del Doppiaggio Voci nell'Ombra?  Scrittura e organizzazione: Matteo Gatti...

Listen

Episode 5

February 05, 2024 00:36:59
Episode Cover

Ep. 05: Il microfono

Ed eccoci arrivati all’episodio in cui intervistiamo i doppiatori. Mettiti comodo e ascolta il quinto episodio di Voci sul Palco.    

Listen

Episode 3

January 31, 2024 00:16:38
Episode Cover

Ep. 03: La parola a Mario Cordova

Scopri il dietro le quinte del mondo del doppiaggio con il terzo episodio di Voci sul Palco. Questa volta, siamo onorati di presentare un'intervista...

Listen