Episode Transcript
[00:00:05] Speaker A: Si spengono le luci e si accendono i microfoni.
Benvenuti a Voci sul palco, il podcast dove il doppiaggio è protagonista.
[00:00:16] Speaker B: Allora, stiamo con Benedetta Ponticelli, attrice, doppiatrice di tantissime attività. Allora, inizio chiedendoti, tu hai un'esperienza di lavoro nel doppiaggio che sia alternata a Roma e Milano.
Come questo, diciamo, sdoppiarti, perché comunque sono due scuole con anche approcci e lavori differenti?
[00:00:39] Speaker C: Negli ultimi anni non lavoro più tanto a Milano, perché la pandemia ha cambiato un sacco di cose e ci ha separato per due anni. Da lì è stato difficile riprendere il ritmo, perché è faticoso viaggiare e lavorare. L'ho fatto per tanti anni in maniera anche divertente. cioè è stato divertente per me.
La cosa bella secondo me è che è arricchente prendere un'esperienza da una parte e portarla dall'altra e viceversa. Nel senso che ho iniziato a Milano che c'era un certo Mozart che secondo me era quello quello del doppiaggio poi a Roma ho scoperto altre cose che invece erano molto differenti però poi quando sono tornata a Milano ho riportato l'esperienza romana e lo stesso ho portato delle particolarità milanesi a Roma quindi è un bel fritto misto.
[00:01:24] Speaker B: E invece andando a parlare di una lavorazione precisa in cui ti faccio i complimenti mi ricordo ancora è Killer for the Flower Moon, l'anno scorso dove doppiavi Lily Gladstone.
Com'è stata l'esperienza in un film di questa portata con un'attrice di questa portata perché era gli esordi ma ha fatto un lavoro straordinario?
[00:01:42] Speaker C: È stato un lavoro bellissimo perché non avevo assolutamente idea di quello che stavo facendo, l'ho visto mano a mano durante la lavorazione e mi sono resa conto di quanto è brava lei, quanto è stata brava in quel ruolo e quanto mi aspettassi esattamente il contrario, io mi aspettavo un personaggio un po' rude, un po' semplice, diciamo, perché pensavo che quella fosse la contrapposizione fra i bianchi e i nativi, invece era esattamente il contrario, cioè il personaggio che secondo me all'interno del film è il personaggio migliore sotto tutti gli aspetti, prima di tutto quello umano.
E' stato bello e interessante vedere come si sviluppava la storia e come si è sviluppato il suo personaggio. E' un'attrice veramente strepitosa, straordinaria. Mi è capitato poi di ridoppiarla in un altro ruolo completamente differente e quindi è bello perché vedi veramente quanto è. Grazie mille.
[00:02:40] Speaker B: Allora, Roberto Pedicini.
Giordisco, intanto è un grande piacere e un onore poterti intervistare, e Giordisco chiedendoti, tu alterni la tua attività d'attore, doppiatore, con una folta attività da conduttore radiofonico.
[00:02:56] Speaker A: Adesso non più, purtroppo, perché abbiamo lasciato Radio Freccia, l'ho lasciata un anno fa, a dicembre.
[00:03:02] Speaker B: Però comunque l'hai fatta per tanti anni.
[00:03:03] Speaker A: Sette anni, sì sì.
Io adoro la radio. Proprio quella radio mi fa impazzire. Poi se ci pensi, è l'esatto opposto del doppiaggio. Cioè il doppiaggio è tutto letto, posso sbagliare, tante volte posso rifare la scena. Lì sei in diretta, quello che sbagli sbagli però è vivo, gli ascoltatori ti mandano di audio messaggi, leggi messaggi che veramente... poi per esempio sotto la pandemia la radio è stata una roba pazzesca per me, fare la radio in quel periodo tenevi compagnia, mi sono sentito proprio utile in quel momento e quindi devo dire la radio l'amo tanto.
[00:03:42] Speaker B: Poi tu hai lavorato tantissimo nell'animazione.
[00:03:46] Speaker A: Non ho fatto l'animatore nella mia vita.
[00:03:47] Speaker B: Come l'animazione?
[00:03:49] Speaker A: L'animazione, sì, l'animazione.
[00:03:50] Speaker B: Certo, certo. Innanzitutto ti chiedo come, da professionista rodatissimo, approcciarti a questa tecnica che è veramente molto differente. Difficile, difficile. E poi un ricordo di un tuo personaggio particolarmente iconico che hai ereditato da un tuo collega straordinario, che era tuno a colla, e parlo di Timon.
[00:04:09] Speaker A: Timon, sì, sì, certo, certo.
In realtà poi Tonino lo fece soltanto nel film del Re Leone, poi tutti gli on video, tutte le serie televisive del Re Leone, insomma le doppiai io con il compianto Ernesto Brancucci, insomma che troppo non c'è più, ma insomma ci siamo molto divertiti nel fare Timone e Pumba, devo dire che è stato molto divertente, faticoso perché tecnicamente faticoso, perché ha tutta la voce in posichina sopra, quindi è tutto tutto sulle note acute, come senti la mia voce è una voce medio-bassa quindi fare una voce sempre così, tenerla per ore, per giorni è complicato e poi mi hai chiesto scusami il.
[00:04:46] Speaker B: Rapporto con l'animazione ah il rapporto con l'animazione? perchè poi tu, Paul Kreatimon, hai doppiato anche Pippo, Dami, Hanni, Hopper di Abba.
[00:04:52] Speaker A: Clyde sì, sì, infatti il Gobbo di Notre Dame, Feibo, Mosè, il principe d'Egitto, tantissimi ma ti devo dire allora, se.
[00:05:03] Speaker D: Mi chiedi.
[00:05:06] Speaker A: Un pensiero spensierato io non sono pazzo per l'animazione cioè non mi fa impazzire e la prima volta che doppiai un cartone animato fu Jet McQuack della serie, come si chiama la serie?
[00:05:19] Speaker B: Darkwing Duck, ereditato anche di Carlo Reali.
[00:05:23] Speaker A: Lo faceva Carlo Reali? In DuckTales.
[00:05:25] Speaker B: DuckTales lo faceva Carlo, e poi quando è passato a Darkwing Duck, essendo che il personaggio era stato un po' ringiovanito...
[00:05:30] Speaker A: Bravo, sì, esatto, esatto. Lui faceva il pilota, era un rincoglionito. Un po' un pippo, ma del... un papero, però. Fai già piscià.
[00:05:40] Speaker B: Hai fatto anche il genio.
[00:05:41] Speaker A: Sì, il genio della lampada. Poi io sono venuto sempre dopo gli altri, nel senso che, in realtà, tra i professionisti doppiatori, io vinsi il provino del genio della lampada.
però poi dopo decisero di prendere un talent e ovviamente lo fece magnifico Gigi Proietti in un modo magistrale quindi va bene però insomma io sono molto appassionato di quel lato lì dei cartoni mi piaceva molto quel lato lì cioè se devo doppiare un animale trovo più fatica facevo più fatica perché mi sentivo scollato sentivo come se la voce fosse una cosa scollata da quel disegno non era un corpo ma era un disegno poi dopo mi sono abituato agli animali, ho doppiato di tanti con quelli che non sopporto lo so mi sto facendo dei nemici mi sto per fare dei nemici lo so, lo dico, lo so gli anime io non li doppio, non li doppio di pochissimi poi mi stufono, non.
[00:06:35] Speaker B: Mi appartengono molto complesso anche, forse più dell'animazione occidentale anche perché c'è la bianca.
[00:06:42] Speaker D: Prima c'è stato giusto detto che nel.
[00:06:44] Speaker B: Buon 90% dei casi con gli anime.
[00:06:47] Speaker A: Ci si ritroverà ad urlare Sì, bravo, bravo. Per cui io non amo, no, non mi piacciono, in generale, però insomma è un gusto anche perché non a partire dalla mia generazione, cioè io sono la generazione Disney, Warner, eccetera, non sono Anne Barbera, non sono della generazione giapponese, quindi è giusto anche che...
[00:07:09] Speaker B: E invece tra i tanti attori che tu hai doppiato in maniera continuativa c'è uno straordinario che è Kevin Spacey e io ti chiedo però in particolare oltre ad Out of Cars eccetera eccetera un film straordinario che è American Beauty che ricordo hai dalla lavorazione di American Beauty e da comunque attore oltre che doppiatore qual è il tuo rapporto con questo film da spettatore anche.
[00:07:36] Speaker A: American Beauty sicuramente è stato un film straordinario con un'interpretazione di Camile Spesi magnifica, però forse non è tra quelle che io ricordo di lui nell'anima.
Nell'anima c'è un film che mi è rimasto tantissimo dentro che era K-Pax, che io ho trovato meraviglioso, con dei finali diversi in opzione.
Poi The Life of David Gale, che era sulla pena di morte, era un'altra interpretazione bellissima di lui.
E poi House of Cards, la serie televisiva, per me era magistrale, cioè lui è stato magistrale.
[00:08:11] Speaker B: Un po' sfortunato in Italia anche, perché per tanti anni è stata sparita.
[00:08:15] Speaker A: Per una ricerca di anni è stata... Siete anni, per i problemi e le vicissitudini che lui ha avuto.
ma guarda poi di questo è un argomento che non tocco perché è un'altra materia diciamo però a livello recitativo lui mi manca proprio tanto perché è un attore che riesce a dare sempre un tocco magnifico ai suoi ruoli e ai suoi personaggi forse adesso sta per tornare dovrei ridoppiarli in un film ma insomma non voglio dire nulla per ora insomma speriamo bene.
[00:08:46] Speaker B: Sì, vabbè, ma non te le faccio tutte, sono mille!
Allora, Valerio Piccolo, adattatore, dialoghista, ma anche musicista e cantautore. Allora, esplodiamo proprio da questo, dato che qui stasera sei in questa veste.
Qual è il tuo ricordo del tuo inizio nella carriera di musicista, ma anche solo come appassionato?
[00:09:09] Speaker E: Ma io in realtà mi ricordo sempre come uno con la chitarra in mano però devo dire che fino a una certa età non sentivo l'urgenza di dire delle cose proprio mie, diciamo, musicalmente. Invece poi, insomma, a un certo punto, soprattutto quando ho cominciato un po' a frequentare l'America per altre questioni, insomma, lì è nato un po', insomma, qualcosa che mi ha portato anche con collaborazioni molto importanti, come con Susan Vega, per esempio, Insomma, lì ho sentito a un certo punto venir fuori in urgenza e da lì in poi, insomma, è stato scrittura, scrittura, scrittura e anche, insomma, una cosa che mi sembrava più naturale del mondo per me.
[00:09:56] Speaker B: Stasera sei qui per il lavoro svolto su Partenope di Sorrentino. Allora, qual è il tuo rapporto con questo film e come è stato lavorare con un regista della portata di Sorrentino?
[00:10:05] Speaker E: Beh, il rapporto di questo film è di amore proprio immenso, un amore che poi è nato anche piano piano, non subito alla prima visione, ma una seconda e una terza, perché penso sia un film che vada rivisto, perché è molto grosso, molto denso, quindi ha bisogno, secondo me, di di più occasioni per elaborarlo e la canzone Paolo l'ha sentita suonata da me ed è stata una scelta abbastanza immediata la sua per cui insomma ho avuto la fortuna veramente di poter interagire con un regista così insomma soprattutto dalle visioni musicali importanti se io vado a vedere nel suo passato quali sono stati i musicisti che hanno contornato i suoi film insomma sono in splendida compagnia anche in questo film alla fine C'è Cocciante, C'è Sinatra, C'è Gino Paoli, insomma quindi voglio dire non proprio gli ultimi arrivati, quindi insomma grande gratificazione, grande esaltazione.
[00:11:07] Speaker B: Chiudendo, invece, passando alla tua carriera da dialoghista, ci sono tre film in particolare che, va bene, non te li chiedo tutti e tre, però, che sono Lei, La La Land ed Eight for Eight, di cui tra l'altro c'è il direttore Bianchi in giro.
Lei è un film estremamente complesso, molto duro anche, e che ricordo hai dell'elaborazione? E invece su La La Land, quanto la tua esperienza da musicista è servita eventualmente per curare certe parti di un film quantitanto musicale?
[00:11:37] Speaker E: Sì, diciamo che l'Hala Land più che le parti che hanno a che fare con le canzoni, l'ambiente in cui c'è lui ovviamente, chiaramente quel tipo di ambiente, che comunque ho conosciuto anche in veste americana, sicuramente mi ha aiutato.
[00:11:50] Speaker B: Poi in The New Musical c'è tanta musicalità nel modo di parlare.
[00:11:54] Speaker E: Sì, certo, è un mood che ovviamente poi devi entrarci e Her è stato un film che ho amato tanto sia perché mi piace tantissimo qua film Phoenix ma perché era un film veramente molto interessante devo dirti anche per certi versi tecnicamente facile perché comunque con una voce fuoricampo c'è il vantaggio di potersi esprimersi esatto come se fosse una traduzione di un libro quello è un grande vantaggio ovviamente Sono ricordi, il prestigio, l'importanza, lì invece la complicazione di una serie di dialoghi non facilissimi.
Sono tre film che ricordo soprattutto con molto affetto.
Forse lei è proprio qualcosa, ma anche perché appartiene anche a una fase mia di lavoro ancora, insomma, perché parliamo di tanto tempo fa e me lo ricordo forse con maggiore affetto rispetto agli altri due.
[00:13:01] Speaker F: Adesso sentirete un'intervista particolare, un'intervista a tre, all'attore e doppiatore Francesco Venditti e agli autori e conduttori radiofonici Francesco Maggioni e Fabio Elisei, che si sono divertiti ad essere intervistati insieme.
E in fondo all'intervista sentirete un ospite particolare che ci ha raggiunto nel bel mezzo della realizzazione.
[00:13:27] Speaker B: Allora, tu hai doppiato in la tua carriera tantissimi protagonisti, tra cui Ryan Reynolds. Tu sei da affidato. Non solo Marco Mezzo.
Qual è il tuo legame con... Pensavo.
[00:13:43] Speaker D: Mi chiedessi qual è il mio legame con Rick Tasty.
[00:13:49] Speaker B: Come ti poni ogni volta che devi lavorare a qualcosa che si presenta a essere da subito come un successo, come può essere Deadpool?
[00:13:58] Speaker D: Allora, serie, ok? 10 secondi serie. Prima di iniziare il doppiaggio di Deadpool 3, mi sono rivisto il 2. per capire in inglese naturalmente.
[00:14:12] Speaker G: Quella matematica la sa.
[00:14:13] Speaker D: Ok, poi ho doppiato il tre e non ci ho capito nulla, ma nel momento in cui stavo capendo qualcosa ho rismesso di capire qualcosa perchè è completamente folle il signor Reynolds ma anche per colpa di queste pastiche anche per colpa di questa cura che ho fatto quest'estate però poi alla fine pare che sia avvenuta una cosa carina, dignito, lo sai.
[00:14:38] Speaker G: Io sono contento c'è una grande testimonianza di lui che finisce tutti i turni e dice ah ma quello era Wolverine.
[00:14:44] Speaker B: Dopo che ha capito quello ah perfetto.
[00:14:46] Speaker D: Però non ci ho capito niente in.
[00:14:48] Speaker B: Realtà Invece, tornando indietro di 40 anni, così per sentirti più otto anni, tu hai doppiato Oliver di Oliver and Company.
[00:14:57] Speaker D: Oliver and Company, sì. Me lo porterò nella tomba, Oliver.
[00:15:00] Speaker G: Lo sapevo anch'io.
[00:15:01] Speaker D: Grandioso.
[00:15:03] Speaker B: Che ricordo hai di te piccolino?
[00:15:04] Speaker D: Bruttissimo.
[00:15:05] Speaker B: Come bruttissimo?
[00:15:06] Speaker D: No, regà, bruttissimo. Mi dirigeva mia zia, mi ha fatto un culo così, però la devo ringraziare perché poi mi ha fatto arrivare a Wolverine, quindi va bene. Sì, però ho un bellissimo ricordo perché è stato il primo provino vinto e ricordo ancora il fax che arrivò dove c'era scritto The winner of World's Francesco Venditti detto Mario Merruzzo.
[00:15:28] Speaker G: Ah, perché lui a otto anni già vedeva i fax.
[00:15:30] Speaker B: Certo, ce lo so.
[00:15:32] Speaker H: Aveva il fax da polso.
[00:15:35] Speaker D: Lo smart fax.
[00:15:37] Speaker B: E invece chiudo chiedendoti, escludendo i personaggi più noti, più iconici come Rerdo, qual è invece, di quelli un po' meno noti, l'elaborazione cui sei rimasto più legato?
[00:15:48] Speaker D: Si chiama Agent of Shield dove facevo un personaggio che si chiamava Fitz e poi un piccolo film, un cortometraggio dove ho doppiato un giovanissimo Keanu Reeves.
[00:16:03] Speaker G: Ah, è vero, un cortometraggio che hai fatto tu.
[00:16:06] Speaker D: Hai doppiato me. Però non ricordo il nome.
[00:16:10] Speaker H: Neanche Keanu Reeves credo.
[00:16:11] Speaker D: No, Keanu Reeves sì, neanche lui. Poi dopo è stato dato a Luca Ward.
[00:16:18] Speaker B: Invece, grazie, è passato Francesco, tutti qua... Ah no no, prego, parla quello che vuoi! Ormai sei un ospite fisso del festival.
[00:16:31] Speaker G: Mio malgrado, non è loro che si sono rotti il cazzo, ma ogni volta li prego, ma potete darmi un attimo? Questi cinque minuti?
[00:16:38] Speaker B: Come la tua... Ciao Francesco!
Com'è la tua esperienza, il rapporto con il Festival Voci nell'Ombra?
[00:16:47] Speaker G: Il mio rapporto con il Festival Voci nell'Ombra è ottobre, mi arriva la chiamata.
[00:16:51] Speaker D: Di Tiziana... Ragazzi c'è una novità, dovevo andare a fare l'intervista, sapete chi è andato al posto mio?
[00:16:55] Speaker H: Vendicini!
[00:16:58] Speaker D: Adesso sta a 40 minuti e tra.
[00:17:01] Speaker B: Un po' il treno per tornare a Roma.
[00:17:05] Speaker A: Che domande gli avevi fatto?
[00:17:07] Speaker B: A lui l'esperienza e il rapporto con il festival.
[00:17:09] Speaker G: Pensa, a lui gli hanno solo chiesto come stai. Ha tirato fuori l'analisi.
[00:17:12] Speaker D: Raccontaci questa cosa di cosa fai nel festival, dai.
[00:17:17] Speaker G: Io come ogni anno faccio sempre due monologhi, ormai sono 140 anni e faccio sempre gli stessi due, che si alternano, gli anni dispari ne faccio uno, gli anni pari ne faccio l'altro.
[00:17:27] Speaker H: E non stai a distinguerli tra l'altro, quindi fai lo stesso dell'anno scorso.
[00:17:31] Speaker G: No, quest'anno incredibilmente ne ho portato uno nuovo.
sulle bestemmie, quindi è bello.
[00:17:36] Speaker D: In natalizio!
[00:17:37] Speaker B: Esatto! E in tema natalizie ti saranno contentissimi!
[00:17:41] Speaker D: Poi Genova è stata anche la città del Natale, no?
[00:17:44] Speaker G: Quest'anno invece è la capitale della bestemmia!
[00:17:47] Speaker H: Per coerenza!
[00:17:48] Speaker B: E invece a Fabio chiedo come lavorare...
[00:17:52] Speaker G: Con il grande Francesco Maggioni!
[00:17:55] Speaker B: Come lavorare in radio? No, tranquillo!
Grazie. E come lavorare in radio? Qual è la vostra esperienza? E quale...
[00:18:03] Speaker D: Ma perché fai radio?
[00:18:04] Speaker B: Diciamo... Ma cazzo no! Eh, che fai?
[00:18:07] Speaker H: C'ho ZOO di 100C.
[00:18:07] Speaker F: No!
[00:18:08] Speaker A: Carina!
[00:18:13] Speaker B: E restando qui al pensiero della voce, come è nata la decisione di lavorare con la vostra voce?
[00:18:22] Speaker H: Apposto che io sono qua per il motivo più pretestuoso del mondo, perché vengo premiato come voce più vigore.
Cioè, ero a tanto così da prendere il Mallorè d'Ustoro a Cagliari e invece ho scelto poi alla fine di presenziale. Cioè, veramente penso che sia...
[00:18:36] Speaker G: Il bellino nel nord.
[00:18:37] Speaker H: Dopo il miglior difensore del torneo Ravano a Praha, penso che sia... Il premio veramente più inventato nella storia dell'umanità. Ma che cazzo di premio è? Cioè, se dico figa?
[00:18:48] Speaker B: Eh no, cazzo, hanno detto la roba in lombardo, via!
[00:18:50] Speaker E: Me lo tolgo, me lo sottraggo.
[00:18:53] Speaker B: Tra l'altro premio ineditato da Enzo Paci.
[00:18:56] Speaker H: Enzo Paci se lo merita, Enzo Paci è un attore serio, un professionista bravo, ho scritto per lui tanto negli anni di Colorado. Pensa, quest'anno eravamo in nomination io, e quello sei Roberto che fa, no, telecamera, no!
Gli ho rubato un freno di tanto così!
[00:19:11] Speaker G: C'era anche il capippo!
[00:19:15] Speaker H: No, quindi vabbè, noi con la voce ci lavoriamo e facciamo tutt'altra roba, questo è gente che con la voce guadagna i soldi veri, non come noi che facciamo la radio.
[00:19:21] Speaker D: Ma puoi raccontarmi invece del nostro nuovo progetto di Merlot Square?
[00:19:24] Speaker H: Allora, il nostro nuovo progetto unisce idealmente il mondo della radiofonia, quello della sceneggiatura e quello del doppiaggio, quindi finalmente riusciamo.
[00:19:33] Speaker B: Noi faremo una serie che si chiama.
[00:19:34] Speaker H: Merluz Place con Mario Merluzzo e doppieremo.
[00:19:36] Speaker D: Tutti i suoi... e lui si apre, no? C'è un sacco di Merluzzi e noi doppiamo lui.
[00:19:40] Speaker G: Tipo Alien, che c'è un altro tipo, all'infinito però.
[00:19:54] Speaker H: Lui è dei mini Merluzzi.
[00:19:55] Speaker I: Allora, ho dei bastoncini dentro, ok? E il doppiaggio, ciò che è doppio è la panatura.
[00:20:00] Speaker B: Certo.
[00:20:01] Speaker I: È quello che noi andiamo poi a raccontare.
[00:20:02] Speaker H: Io faccio l'uovo, tra l'altro.
[00:20:04] Speaker B: Vorrei specificarlo.
[00:20:05] Speaker I: Ha una parte bellissima. Non lo rompere, non lo rompere!
[00:20:09] Speaker B: Sì, sì.
[00:20:10] Speaker I: È bello perché lui si immedesima tanto quando fa l'uovo. E dove vai vai lo trovi sempre in questo mancato.
[00:20:14] Speaker D: Come fai con l'impanatura? Come fai? Cioè, l'uovo col collo...
[00:20:19] Speaker G: Però alla fine risponde a se è venuto prima lui o la gallina.
[00:20:22] Speaker H: Però qui assicuro che uscire dal culo della gallina non è una bella esperienza.
[00:20:25] Speaker B: Prima te o la gallina?
[00:20:26] Speaker H: Prima io.
[00:20:27] Speaker I: E insieme a tutti gli altri suoi ruoli li ha messi appunto nell'albume che raccoglie dove mette tutti quanti...
[00:20:34] Speaker H: L'albume di foto.
[00:20:35] Speaker G: Sbattuti.
[00:20:38] Speaker H: Dovete una risposta seria.
[00:20:39] Speaker I: Io l'ho capito quando ha lasciato il.
[00:20:40] Speaker A: Posto a una vecchietta.
[00:20:48] Speaker B: Grazie a tutti!