Episode Transcript
[00:00:05] Speaker A: Si spengono le luci e si accendono i microfoni.
Benvenuti a Voci sul palco, il podcast dove il doppiaggio è protagonista.
[00:00:16] Speaker B: Elordisco Cordonzo Bianchi, doppiatore, attore e direttore del doppiaggio.
[00:00:20] Speaker C: Inventore, scultore, pittore anche.
[00:00:23] Speaker B: Allora, domanda secca. Lei si sente più direttore e doppiatore o doppiatore e direttore?
[00:00:30] Speaker D: E mi sento più attore, direttore e doppiattore. È stato chiaro, no? In una parola, diroppiattore.
[00:00:40] Speaker B: Le chiedo, ricordo di una elaborazione in particolare che ha fatto come direttore, a cui sono particolarmente legato, che è Dateful 8, nel 2015, un lavoro straordinario su un film straordinario di Tarantino. Che ricordo ha di elaborazione di questo film?
[00:00:54] Speaker D: Un ricordo meraviglioso, tutti i colleghi bravissimi, abbiamo lavorato bene, c'era il supervisor venuto dall'America e quindi abbiamo creato un bel team, una bella collaborazione con tutti, anche perché questo è un lavoro dove non basta che uno sia bravo, devono essere bravi tutti e tutte le figure professionali soprattutto, quindi è stato veramente un bel ricordo.
[00:01:17] Speaker B: E invece lei tra i vari attori e personaggi che ha doppiato c'è Stellan Skarsgård nella saga di Pirati dei Caraibi.
[00:01:24] Speaker D: Anche adesso e in altri.
[00:01:26] Speaker B: Sì, sì, chiaramente l'ha doppiato, è uno dei suoi attori di punta e parlando invece specificatamente del ruolo di sputafuoco Bill in Pirati dei Caraibi, lei che legame ha eventualmente con questo attore straordinario, questo personaggio?
[00:01:40] Speaker D: Un attore che ho fatto talmente tante volte e quindi avendolo doppiato tante volte ho un buonissimo rapporto un attore versatile che fa tante cose diverse molto bravo con personaggi veramente difficili a volte da fare tipo quello ma tipo uomini che odiano le donne tipo c'è personaggi di un certo tipo e ti fa veramente piacere doppiare un attore così grazie mille.
[00:02:12] Speaker B: Roberto Chevalier. Entro il disco dicendo tu lavori in questo settore da tanti tanti anni e che ricordi hai di te piccolino che lavora con nel periodo d'oro del doppiaggio con i grandi nomi del doppiaggio degli anni 60, 70?
[00:02:26] Speaker C: Posso solo ricordare che sono loro che mi hanno insegnato a far bene questo mestiere.
Ti parlo dei Panicali, dei Cigoli, dei Coltiero de Angelis, dei Maglio de Angelis, dei Cesare Barbetti, dei Pinolocchi Insomma è stata veramente una gioia e poi con alcuni di loro sono rimasto amico per tanti anni finché non sono scomparsi. Purtroppo sono scomparsi dal firmamento delle stelle e del doppiaggio che però hanno lasciato la loro impronta che grazie a Dio possiamo rivedere e riascoltare nei DVD e nei filmati che girano in rete.
[00:03:09] Speaker B: E sei premiato stasera per Megalopolis, un lavoro enorme, un film molto complesso che ha fatto e sta facendo molto discutere.
Come è stato lavorare questo film e come ti sei interfacciato ad una pellicola di questa complessità?
[00:03:29] Speaker C: Non è stato facile perché avevamo anche poco tempo visto che l'uscita era breve quindi io mi sono avvalso dell'aiuto della mia traduttrice e coadattatrice che è stata Silvia Bossi per riuscire a farlo alla svelta perché era un film di due ore e mezzo molto complesso abbiamo dovuto fare un sacco di ricerche un sacco di approfondimenti e devo dire che abbiamo colto tutte le le sfumature e i sottotesti che c'erano nel film in quanto come ti dicevo appunto il pubblico ha saputo apprezzare in toto l'opera e la sua complessità. Per noi è stato un fiore all'occhiello poter anche avere tutti gli interpreti che io volevo tutti i doppiatori che io volevo perché non è facile riuscire a coprire tutti quei ruoli con le voci adatte con gli attori che tu vuoi magari sono occupati magari sono fuori e invece io sono stato in questo senso anche fortunato per cui è stata un'opera difficile e complessa le cose più sono difficili più mi piacciono per cui sono grato a Eagle Pictures e a Marco Clementelli di avermi dato questo film, sono grato al pubblico che l'ha visto, sono grato ai critici che l'hanno apprezzato, sono grato a Voci nell'ombra che ha saputo apprezzare quest'opera e ha voluto gratificarmi con questo ennesimo premio che mi onora e mi riempie di gioia.
[00:05:01] Speaker B: Grazie mille. Grazie. Allora, Fabrizia Castagnoli, attrice, orientatrice di 16 dentro Piaggio, dialoghista. Ci siamo già sentiti l'anno scorso, è un grande piacere rivederla e vi rispondo chiedendole un ricordo di un lavoro che ha fatto quest'anno straordinario che era in caos la serie Netflix, una serie purtroppo sfortunata perché già e questo è intollerabile.
Forse la miglior scena è questa degli ultimi anni, però davvero valida e con un doppiaggio davvero di livello che ricordo ha della lavorazione di Chaos.
[00:05:41] Speaker E: Intanto ovviamente ho lavorato con grande cura con Lucio Saccone direttore e dico con grande cura perché noi, come voi ormai sapete, siamo, come dire, multitasking e faccio l'attore, faccio il doppiatore, faccio il direttor di vista, l'avete già detto, ma quando si è in veste di doppiatore O c'è un direttore dietro o non è che hai la sicurezza di fare una cosa bella.
La vedi, la individui e magari c'è qualcosa che ti sfugge e il direttore vero, quando c'è dietro, ti dà l'impronta e tu la segui.
come doppiatrice ho una grandissima modestia e ascolto il direttore, ma a volte il direttore è bravissimo, a volte lo è meno, in questo caso era bravissimo, quindi questa è la prima cosa. E poi ci siamo divertiti, un po' come, mi ricordo quando Nel 1715 doppiavo Morticia nella famiglia Adams e spesso non riuscivamo a incidere perché ci schiantavamo sul leggio ridendo come dei pazzi.
Non dico la stessa cosa ma qualcosa del genere è successo in Caos perché era molto comico e quindi a volte diciamo beh incidiamo.
E ridevamo, molto bello, molto divertente, molto spiritoso, ci aspettavamo 18.000 serie e è andata così.
[00:07:07] Speaker B: Tra l'altro con il finale apertissimo, è quello il grande peccato.
[00:07:12] Speaker E: Ma è questione economica, no? Come al solito evidentemente non ha reso quello che voleva in mezzo.
[00:07:19] Speaker B: E lei torna qua al festival del doppiaggio in cui però ha avuto tante esperienze in passato tra cui anche l'anno scorso e per cui l'abbiamo sentita e qual è il suo rapporto con Voci nell'ombra e in generale con le premiazioni del doppiaggio il rilancio mediatico del doppiaggio soprattutto quest'anno che tra alcune produzioni che hanno iniziato a inserire i doppiatori anche nella campagna marketing sta avendo sempre più risonanza.
[00:07:45] Speaker E: Domanda lunga! Il mio rapporto con Voci nell'Ombra è presto detto, è un affetto sfrenato, direi, perché li stimo, perché vi voglio bene e in particolare perché voglio bene a questa città, c'ho fatto forse, ve l'ho detto mille volte, c'ho fatto l'università e infatti svicolo, qui sono un po' qui, un po' là, perché vado a pranzo da un mio amico delle elementari. vado a cena da un mio amico del liceo, vado a fare colazione da una mia amica dell'università e quindi Genova per me è vita, è amicizia.
Il rapporto diciamo per quel che riguarda la promozione del doppiaggio, ma non lo so ragazzi, io ho qualche paura, forse non particolarmente per me perché in qualche modo come diciamo noi a Genova è un'usa d'etu stiamo dando ancora, ringraziando il cielo, però è molto, molto, molto minacciato da tutte queste ingerenze dell'intelligenza artificiale che ha una capacità di riprodursi, di evolversi che non è umana e quindi lanciamo questo doppiaggio, difendiamolo perché come professione futura va molto molto tutelata e spero non tutelata come gli animali in estinzione, spero di no, ma comunque come gli animali a rischio di estinzione e come spesso dico va tutelata alzando la stricella delle nostre qualità interpretative.
Dobbiamo essere super bravi.
[00:09:31] Speaker B: Grazie mille.
Allora, siamo qua con Massimiliano Alta, autore, doppiatore e con Antonio Genna, divulgatore, autore del sito di Antonio Genna, l'enciclopedia del doppiaggio.
Allora, partiamo con Massimiliano e io ti chiedo, tu hai tanta esperienza nell'animazione, sia come doppiatore che come direttore, in particolare, vabbè, ricordiamo, sei stato la voce di Porchi per vent'anni, sei stato Hai diretto anche tanta animazione, serie, film, eccetera. Qual è il tuo rapporto da professionista?
Diciamo eventualmente se c'è una differenza di approccio tra il lavorare sulla live action e il lavorare sull'animazione.
[00:10:14] Speaker F: E sicuramente c'è una differenza, la differenza è che è una fatica immane l'animazione, cosa che molti sottovalutano e soprattutto perché viene vissuta un po' superficialmente in alcuni casi e parlo di tutta l'animazione, è chiaro che il film d'animazione ha una difficoltà estrema esattamente come un film live action, se non di più perché matematicamente ogni cosa è studiata alla perfezione però anche se dobbiamo rapportarci a cose un po' più da battaglia, chiamiamole così, come l'animazione giapponese, comunque si urla dall'inizio fino alla fine, quindi non è che è tanto semplice, è abbastanza impegnativo. La mia valutazione dell'animazione è che è un incubo.
[00:11:00] Speaker B: E tu tra i tanti tuoi ruoli che hai doppiato, ne cito uno che è tra i miei favoriti e ti faccio i complimenti in ritardo di quasi 20 anni, cioè Casey Affleck in L'assassino di Jesse James.
Oltre a questo attore che è straordinario, hai qualche ricordo della lavorazione di questo film?
[00:11:18] Speaker F: Tanto sei straordinario tu che mi stai citando cose così rare. Il film mi ricordo con Alessandro Rossi che è stato bravissimo e sempre preciso nella sua direzione. Mi ricordo che mi abbracciò al Prim'Annello perché, se molti l'hanno sentito in originale, ha questa voce pelata, sempre un po' rotta.
e io come sempre il mio dovere non è quello di tradire ma quello di imitare, di emulare quindi mi ricordo che appena iniziamo a registrare, a fare una prova lui entro in sala e mi abbracciò perché era uguale praticamente all'origine la lavorazione è stata bella intensa, difficile come tutte le lavorazioni di film poi quello era Warner quindi comunque c'è sempre una mia particolare empatia nei confronti della Warner perché è stata la prima a battezzarmi, quindi li voglio proprio bene. È stata una bellissima lavorazione, questo ho come ricordo.
[00:12:20] Speaker B: Poi tu, oltre a doppiare tanto e ad avere un curriculum di tutto rispetto, dirigi tanto già da diversi anni. Ad esempio, solo quest'anno sei qua premiato per Challengers, hai lavorato a Joker 2 dopo aver già lavorato al primo, eccetera, eccetera.
Domanda proprio secca, quale dei due ruoli, cioè doppiatore e direttore, ti dà le soddisfazioni più grandi?
[00:12:44] Speaker F: Direttore, neanche se giro intorno. Io ho comunque voluto fare il direttore fortemente, cosa che, se devo essere onesto, non ho voluto fare, ma invece l'attore, perché io ho iniziato questo lavoro a quattro anni.
Tu inizi per gioco, poi capisci che è un lavoro, hai le tue crisi come tutti e continui a farlo perché ti rendi conto che che hai tra le mani un mestiere importante in un'età in cui gli altri ancora non sanno che devono fare quindi questa cosa se è molto molto molto importante dal punto di vista della carriera però allo stesso tempo è un vincolo perché se tu hai dei sogni nel cassetto rischi di non farlo per colpa del doppiaggio però l'unica cosa che forse io occupavo dentro di me era proprio quella della direzione perché ho sempre pensato che io adoro il cinema, io amo il cinema in generale e ho sempre pensato che va rispettato il cinema quindi ho detto se domani io dovessi fare il direttore cercherò di sfregiarlo il meno possibile il doppiaggio.
[00:13:47] Speaker C: Questo è come ho pensato.
[00:13:50] Speaker F: Direttore tutta la vita.
[00:13:52] Speaker B: Grazie mille. E invece ad Antonio pongo una domanda secca. Come è nata questa idea di creare un sito così importante, così anche divulgativo come il sito di Antonio Genna?
[00:14:06] Speaker G: Il mondo dei doppiatori è nato un po' per gioco, una ventina nel 2001. Nel 2001, quando ancora internet non era nelle tasche di ognuno di noi con gli smartphone moderni, avevo realizzato dei siti su alcune serie tv dell'epoca come Streg e Friends. Ho iniziato da lì a raccogliere le informazioni sulle voci di quei telefoni.
e vedendo che in rete non esisteva un'iniziativa del genere e che internet si prestava benissimo per raccogliere informazioni di questo tipo e anche diventare un punto di incontro per gli appassionati del settore ho iniziato a raccogliere informazioni, a costruire un database che comprendesse informazioni non solo sui singoli doppiatori ma anche sul cast vocale di film, di serie, di cartoni animati anche un compito impegnativo perché anche i doppiatori stessi spesso non ricordano le informazioni che doppiano e perché le produzioni del passato passavano anche senza titoli di coda, quindi è stato un modo anche per ricostruire gran parte di storia del doppiatore.
[00:15:14] Speaker B: Egno Coltorti.
Allora io esordisco chiedendole, lei oltre a doppiatore ha un grandissimo curriculum a teatro, come attore di teatro. Ancora molto all'attivo tra l'altro.
Qual è il suo rapporto con il teatro e qual è secondo lei il futuro dell'arte teatrale?
[00:15:37] Speaker A: Beh, insomma, il futuro è difficile prevederlo per qualsiasi cosa.
Sicuramente, poiché c'è un'intelligenza artificiale che sta mangiando tutto come un blob, è evidente che io credo che più andrà avanti l'intelligenza artificiale più nascerà il teatro, perché se vuoi vedere un attore di persona e sentirlo con le sue vibrazioni emotive, profonde, il teatro è il posto dove tu puoi godere e condividere quel viaggio meraviglioso all'interno di se stesso che sta facendo perché oggi non sappiamo più neanche se in un film quell'attore è vivo o non è vivo perché si prendono ormai, si campionano le persone quindi è evidente che, credo in un futuro che io non vedrò probabilmente, il teatro rinascerà e ridiventerà la prima forma di comunicazione e condivisione.
[00:16:21] Speaker B: Nel doppiaggio lei nel doppiaggio lei ha fatto tanta animazione ad esempio uno dei personaggi più iconici a cui lei è legato che ha doppiato negli anni 90 è Mr. Bow Bow di Nightmare Before Christmas le volevo chiedere un ricordo della lavorazione di questo personaggio su direzione di Francesco Vairano e poi qual è il suo rapporto con l'animazione e le differenze di approccio che ha tra lavorare sugli attori e lavorare sull'animazione non ti saprei.
[00:16:51] Speaker A: Dire qual è la differenza di approccio perché l'attore normalmente lo guardi negli occhi molto perché attraverso gli occhi come sapete si vanno ad avvertire delle emozioni profonde nascoste nell'animazione questo non avviene naturalmente avviene più dal contesto dal gioco dal gioco dell'animazione però mi sono divertito allo stesso modo ma non solo ci sono anche delle animazioni dove si va in profondità nelle emozioni dei film dove il personaggio ha anche delle... ricordo il papà per esempio di Tarzan che facevo, doppiavo Lance Erickson e quel personaggio ha delle profondità, dei dolori ancestrali che porta dietro, quelle malinconie quindi no, fondamentalmente diciamo che dipende dal tipo di lavoro perché ti puoi divertire soltanto col gioco esterno o divertire ad esplorare l'anima di quello che sta.
[00:17:44] Speaker B: Avvenendo in quel momento E invece, escludendo i suoi personaggi più iconici, noti, anche a Toria, Hervé Kaetal, eccetera, quali sono i personaggi e eventualmente le lavorazioni un po' meno noti che ricorda con particolare affetto?
[00:18:01] Speaker A: Ma guarda, c'è una serie che si chiamava Millennium dove io facevo Frank Black che non ha avuto un grande successo in Italia, all'estero è andata molto bene, in Italia no e io lo ricordo con molto affetto perché era un attore straordinario che ho avuto modo di doppiare anche in seguito ma in quel film in particolare presi anche un premio, non mi ricordo neanche che premio era però come Frank Black appunto per il doppiaggio di Frank Black ed era un'emozione ogni volta perché si andava appunto ad esplorare il mistero dell'animo umano Sì.
[00:18:36] Speaker B: Innanzitutto tanto piacere alla giocatrice, che nonostante comunque la tua giovane età sei già attivissima, cioè giovane. Sei poco più giovane di noi ma siamo giovani, diciamo così.
[00:18:47] Speaker H: Certo, ma sei sempre giovane. La giovinezza che si intende dal punto di vista estetico è una cosa grafica, una cosa che non deve riguardare l'arte, quindi essere giovani vuol dire sforzare sempre, essere sempre entusiasti, essere sempre appassionati.
[00:19:03] Speaker B: Nel 2021 fai uno dei tuoi doppiaggi forse più noti, più iconici, che è Giulia in Luca della Pixar, un film straordinario.
Ecco, un film tra l'altro ambientato proprio qui in Liguria. Com'è stato doppiare quel film e che ricordo ne conservi?
[00:19:18] Speaker H: Allora, sicuramente uno dei ricordi più belli che io abbia nella mia vita, perché Giulia in qualche modo è diventato un ricordo nostalgico, come una musica che risuona giornalmente nella mia testa, giornalmente nel mio cuore, che non mi lascia mai.
È un po' una scia di nostalgia, quelle cose che a volte ti fanno stare male e allo stesso tempo quando ci pensi, ci pensi tanto, alla fine ti scappa un sorriso di commozione come a dire che bella cosa che è accaduta nella mia vita.
e poi essere accompagnati dalla cornice di Genova e dalla cornice di una città che ti lega così tanto alle sue radici e alla sua cultura è ancora più bello. Mi è successo con Venezia e con Torino e Genova è la terza città che mi lega tanto alla sua origine e alle sue radici, quindi grazie a Genova e grazie alla Disney e alla Pixar.
[00:20:11] Speaker B: E proprio parlando di Genova, tu hai lavorato e lavori nella serie Blanca.
Qual è, come dire, il tuo rapporto con questa serie che avendo e avrà, perché comunque in teoria le stagioni devono ancora arrivare, tanto successo e in cui tu hai un ruolo assolutamente chiave?
[00:20:30] Speaker H: Peraltro Blanca però abbiamo girato sempre qui a Genova. Genova è la madre un po' di tutti, l'ambiente che racchiude tutti i vestiti comic.
Lucia fa parte della mia anima, è una delle anime che è dentro di me.
Aspettarsi un finale, questo naturalmente lascia l'incognita a voi, perché come sapete la seconda è finita con Blanca che adotta Lucia, quindi sta a voi creare un finale, un seguito di questa storia, poi noi lo smentiremo sì o no, questo non ve lo posso dire.
E niente, comunque Blanca, Lucia in Blanca, Giulia e Luca sono tra l'icone dei miei ricordi che mi porterò per sempre con me e Genova insomma l'albero che.
[00:21:13] Speaker B: Racchiude questi ricordi E concludo chiedendoti invece, tornando all'animazione, quindi al doppiaggio, tu quest'anno hai doppiato in Side Out 2, un film grandiolo, di una portata colossale, che ha tra l'altro battuto ogni record, in cui hai doppiato Riley, ereditando tra l'altro il ruolo da un'altra bravissima collega che è Vittoria Bartolomei. Com'è stato doppiare questo film? Che rapporto avevi tu individualmente con il primo e eventualmente hai avuto un confronto con Vittoria per la caratterizzazione del personaggio?
[00:21:43] Speaker H: Allora, Vittoria, io la conosco molto bene.
Sicuramente è stato un processo, è stato un qualcosa che è venuto spontaneamente, anche e soprattutto grazie al grande direttore Massimiliano Manfredi, il direttore di doppiaggio di Inside Out 2, e alla grandiosa squadra che ha fatto un lavoro strabiliante ed incredibile.
assistente e fonico.
È stato un lavoro pienamente di squadra. L'anima di Riley è nata e è stata creata nella lingua italiana grazie a tante persone.
Ho un rapporto meraviglioso con questo cartone perché rappresenta perfettamente la nostra adolescenza, la nostra pubertà e penso che sia fedele alla vita e fedele a ciò che accade veramente nella nostra vita, ciò che sta accadendo realmente nella vita dei giovani e ritrovarsi in qualche modo riflessi in questo specchio di verità è un qualcosa che fa sorridere ma che fa anche commuovere, quindi è un'altra anima Riley che io porterò con me come Lucia e Giulia.